i nostri valori
I principi che guidano ogni nostro passo
Mettiamo al centro del nostro impegno le persone nello spettro autistico, riconoscendone il valore e l’unicità.
Il nostro lavoro è rivolto a chi le circonda — famiglie, professionisti, comunità — affinché possano disporre di strumenti concreti e di un solido equipaggiamento per accompagnarla in un percorso di crescita e autonomia, senza mai snaturarne l’identità.
Nessuno deve sentirsi solo
Questo è il valore che ci guida ogni giorno.
Non devono sentirsi sole le famiglie che affrontano un cammino complesso e faticoso: devono sapere che c’è qualcuno pronto ad ascoltarle, sostenerle e camminare accanto a loro.
Non devono sentirsi soli i commercianti, gli albergatori, i ristoratori che vogliono accogliere ma non sanno come farlo: qualcuno deve spiegare loro, nel concreto, come si fa.
Non devono sentirsi soli gli insegnanti che vivono ogni giorno la sfida di includere e accogliere, spesso senza strumenti adeguati. Hanno bisogno di formazione, ma anche di collaborazione pratica da parte delle famiglie e dei professionisti.
Non devono sentirsi soli nemmeno gli esperti e i terapisti, perché anche chi ha molte competenze può sentirsi isolato, sopraffatto, in cerca di confronto e alleanze.

Costruire una cultura dell’accoglienza significa prima di tutto costruire una rete che non lascia indietro nessuno.

Crediamo nei ponti, perché viviamo sulle sponde
Lo spettro autistico non riguarda un solo protagonista: riguarda famiglie, scuole, enti, imprese, istituzioni, associazioni…
I nostri figli vanno in vacanza, vanno a scuola, entrano nei negozi, prendono un gelato, vivono la comunità. Per questo non basta una risposta. Serve una rete.
Noi non costruiamo ponti dall’esterno: siamo già dentro le varie realtà. Viviamo l’autismo come genitori, come insegnanti, come operatori, come volontari, come professionisti e tanto altro.
E da queste esperienze nasce la nostra forza: mettere in rete persone che conoscono bene, da dentro, ogni ambito. È così che nascono ponti veri: da chi conosce entrambe le rive.
La società si costruisce insieme
Crediamo che l’inclusione — quella vera, che cambia la realtà — sia un’impresa collettiva. Nessuno può farcela da solo.
Per questo mettiamo al centro il valore della collaborazione tra famiglie, istituzioni, imprese e terzo settore. Ognuno ha un ruolo diverso, ognuno ha una responsabilità specifica.
Le famiglie conoscono i bisogni. Le istituzioni hanno la visione e la responsabilità del bene comune. Le imprese possono trasformare gli obiettivi in servizi concreti. Il terzo settore costruisce relazioni e ascolta le fragilità.
Solo quando questi pilastri si riconoscono e si rispettano a vicenda, può nascere una società capace di accogliere davvero.


Ogni percorso inizia dall'ascolto
Non partiamo da risposte preconfezionate. Partiamo dalle storie: da chi ci scrive, da chi ci racconta una difficoltà, da chi cerca un modo per non sentirsi più solo.
Famiglie, insegnanti, operatori, imprenditori: ognuno arriva con bisogni diversi, domande vere, vissuti unici.
Per questo i nostri corsi e tutti i nostri percorsi formativi non sono rigidi. Si adattano, si trasformano, crescono grazie alle domande che riceviamo ogni giorno.
L’ascolto non è un passaggio preliminare: è la base di tutto. È ciò che rende ogni proposta reale, utile, viva.
La nostra visione
“Le società più forti sono quelle in cui nessuno si sente escluso dal compito di costruirle.”
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